di Lina Malafronte
Entrambi napoletani, entrambi ossessionati dai dettagli e dalla tecnica, entrambi hanno una scuola per insegnare la loro difficile arte e mantenere vivi una serie gesti antichi che passano di padre in figlio. Enzo Coccia e Ciro Paone, due maestri internazionali, l’uno dell’arte bianca, l’altro del taglio e del cucito.
Una vita trascorsa tra i tessuti quella del patron di Kiton che, alle porte di Napoli, contando su un’équipe di oltre trecento artigiani alle prese con ago e filo, ha messo su una delle case di moda più prestigiose al mondo, vantando tra i suoi clienti, senza mai rivelarne i nomi, molti esponenti del jet set italiano e non.
Il “meglio del meglio più uno”: non fa che ripetere con tono deciso l’imprenditore partenopeo e con questo motto il suo marchio, che deriva da chitone, antica tunica greca, grazie alla raffinata qualità dei suoi filati, ha percorso migliaia di chilometri per essere presente con i suoi showroom, ormai, in ogni dove. Dagli Stati Uniti al Giappone, passando per la Russia e gli Emirati Arabi, le principali città di tutti e cinque i continenti sfoggiano l’eleganza made in Naples.
Perfetto esempio del self-made man, il Cavaliere del Lavoro arzanese è indubbiamente un uomo determinato: la sua forza di carattere, palpabile tutt’oggi a più di ottant’anni, l’ha spinto a fare una nuova mossa sullo scacchiere della moda, acquistando quello che fino a qualche tempo era il palazzo storico di Gianfranco Ferré. Ma l’avanzata della Maison che firma gli abiti più cari del mondo non si ferma certo qui e, per salire a quota cinquanta, al restauro della nuova sede meneghina seguirà l’apertura di due nuovi stores.
Due storie parallele quelle di Ciro Paone ed Enzo Coccia. Storie di duro lavoro e di passione, di apertura internazionale e, al contempo, di rispetto dell’elevata artigianalità, quella cultura del fatto a mano, che caratterizza due dei prodotti-simbolo della città. E si, perché Napoli ha la pizza, ma ha anche una lunga tradizione sartoriale.
Due storie che si sono incrociate quando lo scorso 29 ottobre in occasione del Cumhuriyet Bayrami, la festa della Repubblica Turca, il maestro pizzaiolo è atterrato ad Istanbul per deliziare con la pizza napoletana gli inviati al party organizzato da Kiton e il suo rivenditore Beymen. Questa volta i due “pesi massimi” del capoluogo campano si sono incontrati nella terra dove l’occidente incontra l’oriente, la prossima chissà dove si daranno appuntamento.