di Lina Malafronte
Si è aperta su un grosso punto interrogativo la serata che, lo scorso lunedì, ha raccolto giornalisti, amanti della pizza e habitué del locale di via Caravaggio per presentare i nuovi piatti de La Notizia.
Lo stesso punto interrogativo che campeggia sullo spartito bianco prima che il compositore scriva la sua musica, quello che muove lo stilista nel dar forma ai suoi abiti, inventandosi, ogni volta, tagli e fantasie diverse, quello che figura sulla tela del pittore precedendo la realizzazione del dipinto o nella testa di uno scrittore alle prese con un nuovo romanzo. E’ il punto interrogativo della creatività, la capacità, energia o dono, ognuno la chiama a modo suo, che ci spinge a concepire qualcosa di nuovo.
Con una ricca dote e dose di inventiva, Enzo Coccia, che di certo non si può dire se ne stia semplicemente con le mani in pasta, ha ideato un set di piatti, fantasioso completamento delle sue saporite creazioni, perché a tavola ingolosisce sì ciò che è buono, ma anche ciò che è bello.
Anticipate da uno spot che trasforma l’energico pizzaiolo in un personaggio del cinema muto catapultandolo in un’atmosfera d’antan, le sei stoviglie, realizzate con la collaborazione di Germano Massenzio e Simone Prisco, fumettisti e illustratori, che hanno tradotto la sua idea su carta, e Casolaro, che l’ha trasferita su porcellana, sono state le protagoniste, insieme ad alcune nuove pizze, dell’evento organizzato dalla giornalista Laura Gambacorta e ritmato dalle canzoni di Enzo Sirletti e Floriana D’Andrea.
Non soltanto per le sue pizze, dunque, La Notizia fa adesso parlare di sé per i suoi piatti, belli e assolutamente originali, che raffigurano e restituiscono un quadro d’insieme di Napoli e dei napoletani.
Napoli ha i suoi simboli, che ne narrano l’identità e la storia. Città del bel canto per antonomasia, ha la sua musica, che da sempre la contraddistingue e la rende famosa nel mondo. Seduce chiunque gli si avvicini con il suo cibo e il caffè scandisce le giornate di ogni buon napoletano. La superstizione regna sovrana e alla jettatura e al malocchio si risponde con corni e ferri di cavallo mentre antica è la cultura del gioco, tanto che a ogni loro sogno i suoi abitanti cercano di far corrispondere una combinazione di numeri fortunati da giocare a lotto.
Assieme al nuovo corredo, le nuove pizze hanno conquistato i commensali nell’adunata del 24 sera. Dopo il rotolino ai 4 formaggi, si è giocato con la sorte che ha dato vita a pizze con pacchetelle, alcune con speck e melanzane, altre ancora con papaccelle. Poi, il debutto di due ingredienti made in Spain, che il maestro ha di recente testato a San Sebastian: le alici del Cantabrico e le sfere Caviaroli, piccole bolle di olio evo al peperoncino. Le une, sulla pizza “Sole nel Piatto”, chiaro omaggio al film documentario sulla pizza napoletana, sono state unite ai pomodorini gialli e alla mozzarella di bufala.
Le altre, palline che simulano la delicata raffinatezza del caviale e sono ottenute grazie al processo di sferificazione ideato nella cucina de El Bulli da Ferran Adrià, hanno, invece, accompagnato il fior di latte e il pregiato prosciutto cotto di cinta senese di Paolo Parisi alla julienne, aggiunto all’uscita dal forno per preservare l’incredibile gusto, il tutto infiorato dal trito di rucola. Dolce il finale con lo spumone al pistacchio della cremeria Gabriele di Vico Equense, per il quale non poteva essere scelto un piatto più azzeccato, quello della musica, per il palato si intende. D’ora in poi occhio alla sorpresa nel piatto!