Per i loro 20 anni Enzo Coccia e Peppe Guida fanno festa a Castellammare di Stabia

di Lina Malafronte
Hanno compiuto vent’anni tondi tondi. Non loro, è ovvio, ma le loro attività. Enzo Coccia e Peppe Guida. Due storie di successo unite dal duro lavoro e dalle grosse rinunce. Due caratteri diversi la cui popolarità prova che il talento c’è ed è innegabile. L’uno ama calamitare l’attenzione su di sé e si trova perfettamente a suo agio sotto i riflettori, l’altro, uno tosto e molto discreto, preferisce starsene un pò più defilato. Tanti gli obiettivi raggiunti e parecchie le soddisfazioni, oggi sono considerati esperti conoscitori e bravissimi interpreti del repertorio culinario campano.

Entrambi figli d’arte. Da adolescenti, muovendosi tra pale e tegami, hanno seguito le orme di papà Antonio Coccia e di “nonna”, cioè mamma, Rosa finché non hanno imboccato la loro strada. Venti primavere dopo, la grinta e la voglia di fare sono sempre le stesse.

Per festeggiarli al meglio, l’elegante Yacht Club di Marina di Stabia, “dimora” estiva del titolare dell’Antica Osteria Nonna Rosa di Vico Equense, ha ospitato ieri, 29 settembre, una grande serata resa speciale dal programma che si è svolto a bordo piscina. Come i Persuaders Roger Moore e Tony Curtis della fortunatissima serie tv degli anni ʼ70, le due grandi firme della ristorazione, complice un’amicizia nata qualche anno fa, si sono date la mano per risolvere gli intrighi di questo ghiotto “caso” e raccontare, attraverso le loro preparazioni, le diverse esperienze, gratificazioni, iniziative e difficoltà che hanno marcato, fin qui, il loro percorso.

Un pizzaiolo con il dono della creatività tipica dello chef e uno chef con la passione per la panificazione e la lievitazione propria del pizzaiolo: questi sono stati i protagonisti di “Attenti a quei due – Pizz@, pizze e P…”, il party esclusivo organizzato per brindare ai primi due decenni della loro luminosissima carriera.

La pizza, in tutte le sue declinazioni, e la bellezza del golfo di Napoli, dominato dal maestoso Vesuvio, hanno scritto la sceneggiatura dell’appuntamento segnato dal fruscio delle onde, dal dondolio delle barche e dalle luci delle isole all’orizzonte. Ce ne sono state per tutti i gusti. Ad animare la notte al chiaro di luna pizze al forno, fritte e montanare realizzate da Enzo Coccia e dal suo entourage, pizze rustiche, create da Francesco, primogenito di Peppe, e buon sangue non mente, che proprio l’anno scorso sotto la guida del maestro ha mosso i primi passi nel mondo della pizza napoletana. E poi largo al panzerotto fritto con polpetta, ecco la misteriosa terza “p” del nome dato all’evento, composto direttamente dalle mani di mamma Rosa.

Ma, a salutare questo importante traguardo hanno trovato spazio anche ricette dolci messe a punto dal resto della squadra stabiese. Gran finale per questo lunedì sera di festeggiamenti con una torta a tema, una pizza, appunto, ad opera dello cuoco vicano.