Una pizza… a prescindere!

di Enzo Coccia 

“Peppiniello, quelle pizze passano a due!”. Rubo la battuta al grande Totò di “Miseria e Nobiltà” mentre scrive la lettera al cafone, rivolgendomi al piccolo Marco Troncone che porta a me e al mio amico Luigi Farina, ideatore del portale www.spaghettitaliani.com, due belle pizze… a prescindere.

Volete sapere cosa sono? Potete scoprirlo venendo a gustarle a La Notizia ma per averne un piccolo assaggio “virtuale” e farvi venire l’acquolina in bocca cominciate a vedere questo video

Uno sketch di 1 minuto e 13 secondi, girato a La Notizia su impulso di Luigi. Mi aveva chiesto di fare una nuova pizza ispirata a un attore, a un cantante, a un musicista… e il mio pensiero è volato subito al grande Totò, quello di “Miseria e Nobiltà” e delle tante pellicole in bianco e nero che lo hanno reso immortale, ma anche il Totò del teatro e delle commedie come “A prescindere”, l’ultima rappresentata al Teatro Sistina di Roma il 1º dicembre 1956, replicata con successo in tutta Italia.

Totò è Napoli e Napoli ha sempre Totò nel cuore, e allora perché non fare una pizza “a prescindere” pensando a lui?

Luigi mi incalza: “Ma a prescindere da cosa?”. E io gli rispondo: “A prescindere dal pomodoro e perfino dalla mozzarella, insomma una pizza… a prescindere!”.

E così sul disco di pasta ho messo le alici fresche di Pozzuoli, leggermente condite, il pecorino grattugiato, e all’uscita dal forno ho aggiunto pepe, erba cipollina, basilico e olio all’essenza di limone.

Questa è la magia che si può preparare una pizza napoletana a prescindere dai classici ingredienti