di Lina Malafronte
Mancano suppergiù 6 mesi, meno di 200 giorni, alla grande Esposizione Universale e mentre a Milano, tra polemiche e inchieste, fervono i preparativi per accogliere l’evento, a Napoli si è svolto il Forum europeo del turismo. Al suo XIII appuntamento, il rendez-vous annuale, promosso dalla Commissione europea in collaborazione con uno stato membro, ha visto sessanta ministri del turismo darsi appuntamento, dal 29 al 31 ottobre, prima al museo Madre e poi alla reggia di Capodimonte, per discutere le strategie e gli interventi comunitari da adottare per la promozione del settore.
Un programma intenso quello dell’edizione 2014 articolato in tre giorni dedicati al doppio nodo che lega il turismo alla cultura e inaugurato, lo scorso mercoledì, dalla visita di Dario Franceschini alla struttura di via Settembrini. A dare il benvenuto al ministro dei Beni culturali, agli assessori regionali alla cultura e al turismo di tutta Italia e al commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala, i fratelli Coccia, Enzo e Ciro, che, per l’occasione, hanno preparato pizze fritte e montanare.
Altro che spento, questo per i due maestri napoletani è un autunno decisamente fervido. Enzo ha dapprima festeggiato i vent’anni di attività, poi il successo a Gastronomika con la sua pizza San Sebastian, mentre Ciro ha di recente soffiato sulla prima candelina della sua La Dea Bendata che, in pochissimo tempo, è riuscita a insediarsi tra gli indirizzi cult di chi vuole mangiare la pizza napoletana come Dio comanda. E non poteva chiudersi meglio anche il fitto calendario ottobrino del Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina che, nei suoi nei 7200 mq di spazi espositivi, ha alternato incontri, mostre, proiezioni e dibattiti.
Occhi, perciò, puntati sul capoluogo campano, almeno per una volta non per i suoi tanti problemi, ma per la sua forte vocazione turistica e culturale, come ha osservato lo stesso Franceschini, contento che la scelta sia ricaduta sulla città partenopea per l’importante meeting. Ora spetta a noi essere pronti per intraprendere il viaggio senza paragoni, unico e irripetibile che Expo offrirà alla capitale meneghina e a tutto lo stivale.