di Enzo Coccia
Kiev – 3 gradi. La temperatura media di febbraio nella capitale ucraina non supera lo zero e c’è sempre da sperare che il termometro resti almeno ad una cifra! Sono qui come consulente di Fozzy Group, la più grande catena del settore alimentare con centinaia di supermercati e oltre 20mila dipendenti, che ha deciso di aprire la pizzeria e ristorante “Positano” dal sapore napoletano, capace di sfornare una “vera pizza napoletana” e preparare delizie della nostra tradizione quali gli spaghetti con vongole fujute, ragù, sfogliatelle e babà. Una pizzeria sinonimo di benessere, qualità della vita, eccellenza dei prodotti della terra… come a Positano!
Dopo anni di consulenze in giro per il mondo – con Pizza Consulting siamo andati in Cina, negli Stai Uniti, in Canada, in Israele – non perdo l’adrenalina di inaugurare un nuovo locale e lo stesso accade qui a Kiev. La consulenza per me non è un semplice trasferimento di know-how, non insegno solo come fare una buona pizza napoletana, porto qui la mia cultura e questo popolo accetta di integrare nella propria la nostra, insomma si crea una complicità in tutte le fasi, soprattutto nei giorni che precedono l’apertura passiamo molto tempo insieme… 15, 16 ore al giorno, a volte perfino senza mangiare (sembra assurdo, vero?), per discutere di ogni minimo dettaglio, dal menù all’allestimento del locale, dagli ingredienti da usare, al reperimento della legna giusta (quercia) per la tecnica di cottura tradizionale e alla scelta dei fornitori adatti e delle attrezzature adeguate.
Abbiamo cominciato a lavorarci già nel settembre 2015 e adesso che la pizzeria Positano di Kiev è stata inaugurata ha, tra i suoi 32 dipendenti, 4 pizzaioli ucraini formati a Napoli; inoltre, un mio pizzaiolo, Davide, resterà qui per i primi due mesi di apertura e successivamente, ogni tre mesi, faremo un controllo qualità fino alla primavera del 2017.
Insomma, la scambio è fitto, ad ogni consulenza mi accorgo di aver portato un pezzo di Napoli da qualche parte nel mondo e di aver lasciato lì qualcosa di mio e mi ripeto sempre che sono stato fortunato a nascere in Campania, a Napoli. Questo mi rende una persona felice… ma dopo tre settimane trascorse a Kiev ho la sensazione di vivere in un mondo parallelo, alla “Matrix”, fatto di pizze, menù, bancone e comande… è ora di tornare alla mia realtà o al sogno che vivevo precedentemente: Napoli.